Il tema della mediazione familiare è sicuramente un argomento di cui tutti dovremmo parlarne un po’ di più. Molto spesso crediamo che i conflitti familiari abbiano un unico “colpevole” e che i problemi interni alla famiglia vadano risolti in casa autonomamente o, nella peggiore delle ipotesi, per vie legali. In realtà, come tra breve vedremo, le relazioni tese e conflittuali, in diversa misura, riguardano quasi tutte le famiglie. Il numero di persone che si convincono a chiedere aiuto ad un mediatore per intervento professionale, sono ancora troppo poche.
Cos’è La mediazione familiare e chi si deve contattare?
La mediazione familiare è una disciplina che si basa su diverse competenze che ruotano attorno a studi si sociologia, psicologia e giurisprudenza. Chiaramente la professionalità di mediatore familiare avrà conoscenze in ambito di negoziazione del conflitto e capacità di riorganizzare le relazioni familiari in presenza problemi irrisolti che virano verso la volontà di separazione e/o di divorzio. Il fine ultimo del mediatore familiare è il raggiungimento della responsabilità genitoriale e la salvaguardia dei rapporti nei confronti dei figli, in special modo se minori.
Come lavora un mediatore familiare all’interno della coppia
Il mediatore familiare costruisce insieme alla coppia un programma basato sulle loro concrete esigenze e quelle dei figli. Il professionista deve essere in grado, pertanto, di promuovere il rispetto e l’ascolto reciproco tra le parti. Aiutando la coppia a ritrovare un clima più disteso, il mediatore lavora affinché si creino accordi costruttivi e fattibili che tengano conto delle reciproche esigenze. Ponendosi in una posizione neutrale, il mediatore non giudica l’adeguatezza delle proposte dei genitori e non fornisce la risposta ai problemi, ma si limita a favorire forme di collaborazione stimolando i partner nell’esplorazione di soluzioni innovative e personalizzate.
Come è facile comprendere, questa professionalità rappresenta un utile e percorso che si contrappone alle “guerre giudiziarie” perché si basa sulla creazione di un clima positivo e idoneo alla collaborazione. Il compito del mediatore familiare è sostenere ciascun genitore nella ridefinizione della propria identità personale e nella negoziazione delle questioni relative alla separazione, affinché essa avvenga nel modo più sereno possibile. Molto spesso, insieme al mediatore, è utile rivolgersi a psicologi che conoscono l’argomento.
Requisiti per accedere all’intercessione del mediatore familiare
Requisito indispensabile per intraprendere un percorso di mediazione familiare è l’assenza di conflitto giudiziale in corso. Si ricorre a quest’ultimo (separazione e/o divorzio consensuale) solo per le omologhe di Legge degli accordi raggiunti. Tale tipologia di mediazione – che affianca gli aspetti emotivi a quelli più strettamente legali – è spesso definita anche mediazione globale.