Con l’arrivare dell’estate ci sono pochi drink che possono tenere testa al gusto rinfrescante
della birra che negli ultimi tempi sta subendo una riscoperta grazie alla nascita di molteplici
micro-birrifici. Vediamo insieme la classificazione della birra
Cos’é la birra
Questa bevanda è rigorosamente costituita da 4 ingredienti: acqua, malto, lievito e luppolo.
In quelle commerciali talvolta vengono purtroppo aggiunti degli additivi o anche zucchero per
aiutare la fermentazione data la scarsezza delle materie prime utilizzate.
Il malto è generalmente derivato dall’orzo, ma altri cereali possono essere usati, come ad
esempio il grano che rende la birra di un colore quasi bianco. Da qui le tanto popolari
WeissBeir, o birre bianche.
Per quanto riguarda i luppoli invece, ci sono migliaia di varietà, ognuna delle quali dona
caratteristiche più o meno particolari alla nostra amata birra.
Come classificare la birra
In Italia siamo abituati a classificare le birre secondo il colore: quando ordiniamo ci espriamo
in genere con parole come una bionda, una rossa o per i più intrepidi una doppio malto.
Ci tengo a precisare che quest’ultima è una classificazione interamente italiana e non esiste
in altre parti del mondo. Senza scendere nei dettagli tecnici il termine doppio malto non
c’entra nulla con la quantità di malto presente, ma si riferisce al contenuto alcolico e
zuccherino.
Il problema con questo tipo di classificazione è che il colore definisce solamente, per
l’appunto, il colore. Due birre della stessa sfumatura possono infatti avere sapori totalmente
opposti. Come fare allora per districarsi in questo mondo contorto ?
Partiamo col dire che con la classificazione internazionale più comune consiste nel dividere
le birre in 3 categorie: lager, ale (pronunciato eil) e lambic. La differenza principale consiste
nel tipo di lievito e di fermentazione.
Lager
Le lager sono birre dove la fermentazione avviene sul fondo della vasca ad una temperatura
intorno ai 18°. Le birre preferite da noi italiani rientrano in questa categoria, come ad
esempio Peroni, Moretti o Menabrea.
Tra le sue sottocategorie troviamo anche le Pilsner e le Helles. Sono in genere delicate,
rinfrescanti e facili da bere.
Ale
Fermentate nella parte superiore della vasca intorno ai 12°, hanno sapori molto più
complessi ed un’infinità di sottostili e sfumature.
Sono molto apprezzate fuori dall’Europa ed in Gran Bretagna e richiedono in genere un pò
di tempo prima di potersi abituare al loro sapore e gustarle al meglio.
Tra di esse rientrano le Pale Ale, le IPA, le birre belghe e le Stout (tra cui rientra ad esempio
la Guinness).
Lambic
Molto particolari, sono birre a fermentazione spontanea che si producono in belgio. In Italia
sono abbastanza diffuse e sono spesso arricchite con ciliege o anche mele rendendole
molto dolci.
Per concludere
Sperando di avervi chiarito un pò le idee ad avervi aiutato a scegliere la vostra prossima
spina, salute !