Negli ultimi anni i servizi ristorativi a domicilio sono sempre più diffusi. Non c’è nulla di più comodo di poter ordinare qualsiasi pietanza tramite una applicazione e ricevere tutto a casa, all’orario desiderato. Negli ultimi tre anni la ristorazione ha subito un incremento del 30% di ordini online, raggiungendo i 90 milioni di euro totali.
Rispetto agli antiquati servizi di ordini a domicilio, le app permettono di consultare molti menù, di poter scegliere tra diverse proposte e diversi locali, di poter ricevere il tutto in breve tempo e di divertirsi.
Un servizio che ha preso piede in Italia è, per esempio, UberEats. Come si capisce dal nome l’app nasce dal servizio di trasporto automobilistico privato e infatti le consegne vengono fatte con gli stessi mezzi di trasporto. Il neo dei questa applicazione è il costo: prevede 5 euro, infatti, per ogni ordine effettuato. Inoltre è attiva solo nelle città dove è presente Uber. L’uso è analogo a quello di altre applicazioni simili: si scarica, ci si registra (o si accede con il proprio account Uber) e si procede selezionando il ristorante e l’ordine che si desidera.
Foodora è una applicazione conosciuta in quasi tutto il mondo e anche in Italia. Garantisce la consegna in pochissimo tempo e si appoggia a corrieri in bicicletta. Mette a disposizione anche un servizio di tracking online in modo da poter sapere sempre a che punto è il proprio ordine.
Le applicazioni si sono davvero moltiplicate negli ultimi anni. Quello che le accomuna tutte, però, è la comodità d’utilizzo, la semplicità di effettuare l’ordine e la rapidità di consegna. In un mondo in cui tutto va sempre più veloce, infatti, anche ricevere il pranzo o la cena entro trenta minuti è ormai un valore aggiunto notevole.
Deliveroo e Just Eat sono forse le applicazioni più famose e più usate, soprattutto nelle grandi città. Just Eat è presente in 19 regioni italiane, in 550 comuni, con 6.000 ristoranti partner. Il servizio è in forte aumento e alcuni dati permettono anche di capire quali sono le abitudini degli italiani.
Si ordina soprattutto con gli amici (circa 40% degli ordini), molto più raramente da soli. Il servizio è amato e utilizzato equamente da donne e uomini e il momento in cui si ordina di più è prevalentemente il weekend, in particolare la domenica (19%).
Poi ci sono una corposa lista di servizi più piccoli che si differenziano leggermente con prodotti simili ma non uguali. Ad esempio franchising come Zushi o Sushi Corner consegnano prevalentemente sushi attraverso il loro sito web e non si appoggiano ai servizi sopra elencati. Sushi Corner si appoggia ad xMenu (realizzazioni di app per ordinare cibo a domicilio e da asporto) proponendo un servizio personalizzato per i propri clienti. La troviamo principalmente in Emilia Romagna. Zushi è un franchising più grande che ha sviluppato un proprio servizio interno e lo troviamo un po’ in tutto il nord italia.
Insomma si tratta sicuramente di una tendenza sempre più diffusa soprattutto per la sua comodità, oltre che utilità e perché permette di risolvere, senza preavviso e all’ultimo momento qualsiasi tipo di pasto.